mercoledì 26 gennaio 2011

Italsweiz

Il turismo sta diminuendo, le case di vacanza (quelle aperte 3 mesi in estate) stanno crescendo, spuntano bordelli in ogni angolo, la vita sociale dopo la 1 è per amanti del karaoke e della "disco", quello che ti viene in mente quando pensi allo sviluppo del ticino e grigioni italiano è un buco folle da 60 km e una spianata di cemento un po nel sottoceneri e presto sul piano di magadino, per costruire unashellduemigrosunacoopconcentrodismistamentounalditrerotonde ci vogliono due anni, e di prove che la svizzera italiana ha pochissimo peso in praticamente tutte le discussioni se ne possono fare mille.. Guglielmo fai qualcosa!





Tutti gli svizzeri conoscono la storia del guerriero Guglielmo Tell (Wilhelm Tell in tedesco / chissenefrega!), nato nel Canton Uri. Il 18 novembre 1307 Tell, passando ad Altdorf, mancò di rispetto al balivo Gessler, amministratore degli Asburgo, non inchinandosi al capello messo su un’asta, simbolo del potere imperiale. La pena era durissima: la morte.

In cambio della vita Gessler propose a Guglielmo Tell, abile nell’uso della balestra, la prova della mela. L’eroe avrebbe dovuto colpire una mela posta sopra la testa di suo figlio Gualtierino. Tell centrò la mela, ma aveva tenuto una freccia nascosta nel caso non fosse riuscito nella prova, per uccidere il balvio arrogante. Questo gli costò la libertà e Tell fu arrestato.
Tuttavia nel tragitto per portarlo nelle prigioni di Küssnacht, vicino a Zurigo, la barca che trasportava il prigioniero si trovò nel mezzo di una tempesta e Gugliemlo Tell riuscì a scappare.
L’eroe urano tornò ad Altdorf per vendicarsi di Gessler e lo uccise.
Gli svizzeri vennero a conoscenza delle gesta di Tell e iniziarono ad assediare i castelli dei balivi rivendicando l’indipendenza e, secondo la tradizione elvetica, il 1 gennaio 1308 avvenne la liberazione della Svizzera originaria.

1 commento:

Soma ha detto...

sonnenstube jojo!