venerdì 26 febbraio 2010

Jihad contro la Svizzera!?

Dal leader libico Muammar Gheddafi minacce alla Svizzera. "Se la Svizzera fosse stato un nostro Paese confinante le avremmo dichiarato guerra", ma l'esperto afferma che il leader non è legittimato a tale richiamo

TRIPOLI - Il leader libico Muammar Gheddafi ha fatto appello alla jihad (guerra santa)
contro la Svizzera per la votazione contro la costruzione di minareti approvato dal popolo a fine novembre.

"È contro la Svizzera miscredente e apostata che distrugge le case d'Allah che la jihad dev'essere proclamata con tutti i mezzi", ha affermato il colonnello in un discorso a Benghazi, nell'ovest della Libia, in occasione della festa del Mawlid che commemora la nascita del profeta Maometto che ricorre domani.

Per Gheddafi "la jihad contro la Svizzera, contro il sionismo, contro l'aggressione estera (...) non è terrorismo". "Ogni musulmano, dovunque nel mondo, che tratta con la Svizzera è un infedele... (ed è) contro l'islam, contro Maometto, contro Dio, contro il Corano", ha aggiunto il leader libico, citato dall'AFP, davanti a migliaia di persone.

Se Svizzera fosse confinante - "Se la Svizzera fosse stato un nostro Paese confinante le avremmo dichiarato guerra", ha detto Gheddafi, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa ufficiale libica ma una forma di jihad". Rivolgendosi al Comando popolare islamico internazionale, da lui stesso presieduto, ne ha ammonito i membri, diffidandoli dal "trattare con la Svizzera o con coloro che raffigurano in modo orrendo le immagini del Profeta".

"Se comprate le sue (della Svizzera, ndr.) merci e date il benvenuto ai suoi turisti, ai suoi aerei e alle sue navi o accogliete le sue ambasciate non siete musulmani", ha detto ancora Gheddafi, esortando "tutti i musulmani a boicottare gli svizzeri". "Bisogna che i musulmani si mobilitino in tutti i Paesi del mondo islamico - ha concluso - per non far atterrare aerei svizzeri, per non far attraccare navi e per non far arrivare prodotti nelle loro terre".

Nessuna legittimazione - Il colonnello Gheddafi non è legittimato dal punto di vista religioso a lanciaren appelli alla guerra santa (jihad): è quanto ritiene il direttore del Centro ginevrino di ricerca sul mondo arabo e mediterraneo, Hasni Abidi, raggiunto dall'ATS. Inoltre, le parole del dirigente libico - ha aggiunto - non godono di credito nel mondo musulmano.

Secondo l'esperto, non vi è da temere che l'appello del colonnello venga ascoltato dai movimenti islamici. La Libia è a fianco degli Americani nel combattere organizzazioni quali al Qaida, e ha molto da temere da esse, secondo Abidi. La parole di Gheddafi intervengono in un contesto bilaterale, rileva ancora, e per la jihad, occorrono nel altre condizioni. ats/tio.ch

Non ho parole.. ho fatto un disegno..


1 commento:

syd779 ha detto...

bello il disegno, penso che in questi giorni ne usciranno parecchi, bisognerebbe raccimolarli per una bella esposizione