lunedì 19 maggio 2008

Festa Viola! in 20mila al Franchi!

Fiorentina, gioia Champions

Le FoTo DeLLa FeStA Al FrAnChI! [fiorentina.it]

Cesare Prandelli esalta l'impresa dei viola: "Abbiamo meritato; sarebbe stato ingiusto vedercelo togliere proprio alla fine".

PRANDELLI, BUONA LA TERZA – Il quarto posto l’aveva già conquistato due stagioni fa. Ma poi il ciclone Calciopoli aveva strappato la Champions dai sogni dei tifosi e dai piedi della squadra. Per non parlare della stagione successiva, zavorrata da 19 (poi ridotti a 15) punti di penalizzazione. Insomma, alla prima occasione buona Prandelli non ha mancato l’appuntamento, conquistando quel che lui definisce con ingiustificata modestia “un traguardo importante”. Aggiunge anche “meritato”, in considerazione di una stagione giostrata tutta ai piani alti. Tutto qui, perché la gioia è contenuta, da quel momento quasi di raccoglimento speso sul campo negli ultimi istanti del recupero, accucciato a bordo campo con lo sguardo fisso sulle mani, torturate come se dovessero ricacciare indietro lacrime di commozione per quello scherzo del destino che ha voluto che la moglie Manuela, mancata lo scorso 26 novembre, non lo accompagnasse sul podio finora più alto della sua carriera (dopo i due quinti posti a Parma fra il 2002 e il 2004), a un’uscita dal campo fra abbracci e pacche sulle spalle, alla comparsa davanti ai microfoni di Sky, pacato e composto come dopo una gara qualsiasi: “Una grande partita ma soprattutto un ottimo campionato - commenta il tecnico viola -. Era dall'inizio della stagione che eravamo lì al quarto posto, ce lo siamo meritato e sarebbe stato ingiusto vedercelo togliere proprio alla fine. Oggi il Torino ha giocato bene e noi abbiamo faticato a fare gol ma alla fine siamo stati premiati”. In mezzo a tutta la gioia, però, Prandelli trova il punto di vista che non ti aspetti: " Certo che il calcio è proprio strano, fa cambiare idea e pareri: se Osvaldo non avesse inventato quella rovesciata, chissà cosa avrebbero detto di noi. Già due settimane fa eravamo stati messi sotto accusa. Ora è il momento di ringraziare tutti i ragazzi per tutto il valore che hanno dimostrato in questa partita così difficili”. Poi Prandelli si concede il lusso di rilassarsi: “Dobbiamo essere soddisfatti, goderci questa giornata e poi passeremo ad analizzare meglio la nostra stagione”. Non è ancora tempo di bilanci ma la volontà dell’allenatore è chiara: “È quella di migliorare non solo la squadra ma anche la mentalità. A Firenze si vivono attimi di depressione e poi di gioia, adesso però anche i tifosi stanno seguendo la strada che abbiamo intrapreso con serenità insieme alla dirigenza”. Il futuro di Prandelli è ancora colorato di viola, ci tiene a farlo sapere: “La mia scelta l'ho fatta quando ho deciso di rinnovare il contratto per altri tre anni. Le ambizioni sono grandi ma la società è convinta che possiamo farcela”.

We are in Champions!
Torino come Poitiers, i Viola come Carlo Martello che lì fermò l'orda degli invasori. Una stagione superlativa, fantastica, straordinaria che tuttavia rischiava di lasciare la Fiorentina con il gusto amaro delle occasioni perse. Così era andata in Uefa, così, dopo il brutto finale della gara pareggiata con la Samp, rischiava di andare in campionato. Poi la settimana inattesa, il Napoli che liquida il Milan e il nuovo sorpasso della Fiorentina sul Milan. Per qualcuno Torino si poteva trasformare in una Caporetto, ed è sicuro che la Fiorentina debba prima patire per poter poi gioire. L'ansia non è mancata sugli spalti dell'Olimpico granata, con un Sereni, il portiere del Toro, che decide di fare il fenomeno proprio con la Fiorentina ed il Milan che prima va sotto a San Siro con l'Udinese e poi sovrasta i friulani finendo per segnare quattro reti. Per alcuni interminabili minuti della ripresa la Fiorentina è stata fuori dalla Champions, quinta e risorpassata dal Milan. Ma c'è Osvaldo, quello che sfascia miti, sistemi e precedenti, l'anti cabbala italo argentino già partito per augurabili glorie olimpiche. Osvaldo, l'uomo dei gol pesanti che segnano momenti storici. Era accaduto a Livorno dove la Fiorentina non vinceva da una settantina di anni e così nella Torino bianconera. Ed è ancora Torino ad esaltare il grande ammiratore di Batistuta: controllo di testa e rovesciata, come quella di Pelè nel mitico film "In fuga per la vittoria". Continuando con la metafora geografica diciamo che adesso gufi e ipercritici dovranno venire a Canossa. Finendo per ammettere che c'è tanto, tantissimo, di buono in questa nuova Fiorentina rinata nel 2002. Il progetto continua ed alla fine del triennio si orna di un'altra Champions conquistata, la terza sul campo, che verrà finalmente disputata a partire dai preliminari già di scena nella settimana Ferragosto.
Stefano Prizio - fiorentina.it

hehe

2 commenti:

Anonimo ha detto...

oi fiore viola che vivi nel castello le cui radici affondano nell'acqua...
che fra fantasmi e scorpioni m'hai accolto nel tuo quotidiano...
son piena di ghilitiga per questo viaggio!

eLtRiVuLziO ha detto...

haha belllllllisima! 8)
un beso!!!!!