
In caso di situazione economica difficile, i figli - quelli già nati - non vengono comunque "sacrificati": il 49% dice infatti di non voler fare a meno delle lezioni private e il 47% di quelle di musica. L'81% afferma comunque di voler rinunciare alla scuola privata per la propria prole.
Anche alla previdenza privata (terzo pilastro) non si rinuncia: il 56% non vuole abbandonarla neanche in condizioni economiche difficili. Il 52% non intende inoltre separarsi dalle assicurazioni malattia complementari.
Le settimane bianche e le vacanze al mare fanno pure parte delle prerogative delle famiglie di classe media. Rinunciare alle ferie è "molto difficile" per il 16% delle famiglie di questa categoria e "abbastanza difficile" per il 37%. Si rinuncia invece molto più facilmente - il 75% è pronto a farlo - ad andare a teatro o al cinema.
Secondo il sondaggio l'85% delle famiglie del ceto medio crede che tra cinque anni continuerà a vivere "economicamente al minimo". Una su dieci afferma invece che la situazione peggiorerà. Coloro che sostengono che la loro condizione finanziaria migliorerà sono il 26%.
Per il "Beobachter", le famiglie della classe media sono quelle con un reddito pro capite all'interno del nucleo familiare compreso tra 2450 e 5250 franchi. Circa il 60% della popolazione svizzera rientra in questa categoria. L'istituto gfs.Berna ha intervistato 500 persone.
1 commento:
tsk, vacanze al mare, per tanto così vado in val bedretto in riva al fiume
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